Si celebra in questa data la Giornata Mondiale della Traduzione in omaggio al Santo che ebbe l’ardire di tradurre dal greco al latino la Bibbia e una parte dell’Antico Testamento.
Nel 1953 la Fédération Internationale des Traducteurs (FIT) ebbe l’idea di istituire tale Giornata per dare rilievo al valore del lavoro dei traduttori e degli interpreti.
L’attenzione che in Francia e in altri Paesi, anche di lingua inglese con International Translation Day, viene prestata a coloro che realizzano traduzioni, è più forte di quanto avviene in Italia, pur se esistono delle organizzazioni molto attive, come STRADE, e con numerosi associati come AITI.
E’ un lavoro che rientra nell’ambito del contratto di edizione previsto dalla legge 633 del 1941 quindi soffre del rapporto di contrattualistica privata che interviene tra traduttore ed editore.
Oggi il traduttore è riconosciuto quale autore del testo nella lingua tradotta, ma non sempre il suo nome viene riportato nel testo di cui è autore.
Pur esistendo delle ipotesi di contratto per la traduzione, anche la FUIS ne ha fatto redigere uno,
è difficile applicarlo e farlo rispettare, stante la scarsa forza contrattuale del singolo traduttore e delle associazioni di appartenenza.

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